L'arte invisibile dell'Arazzo Facebook event
“C’era una volta, un piccolo paese, AUBUSSON, nascosto nella campagna francese, dove gli uomini tessevano gli arazzi, un arte da sempre riservata ad un elite. Sono passati 6 secoli da allora e la tradizione, tinta d’innovazione, ha mantenuto vivo questo “savoir-faire” divenuto ai giorni nostri Patrimonio Immateriale Culturale dell’Umanità.
Dietro un arazzo si nasconde sempre un disegno, la sua anima speculare, la partenza di un lungo viaggio che porterà all’opera finale. Vi racconterò di questi disegni dal linguaggio pittorico particolare, dei pittori conosciuti e sconosciuti che hanno contribuito a fornire i temi di ispirazione che hanno fatto le mode del momento. Potrete incontrare questi dipinti a cui diamo una seconda vita, ritrovando il loro scopo originale: quello di abbellire le case.”
Valérle d’AUBUSSON
per
la collezione
ALVY
Molte volte le espressioni artistiche del passato sono quelle che ritroviamo nelle opere degli artisti contemporanei, negli oggetti dal Design innovativo ed audace.
Anche il ritorno ad una tecnica di vinificazione “ancestrale” è il nostro ritorno alle origini, ad una tradizione tramandatasi di generazione in generazione, senza tuttavia un approccio nostalgico, bensì innovativo. Ecco perché non risulta né banale né scontato il paragonare l’arte nel suo complesso al vino. Entrambe sono forme di espressione artistica, di creazione ed innovazione che si riappropriano di saperi antichi arricchiti da ulteriori conoscenze, studi e scoperte.
Jonathan Nossiter, nel suo libro “Le Vie del Vino”
- Giulio Einaudi Editore - afferma che “La memoria del vino è la cosa che assomiglia di più alla memoria degli uomini
L’Azienda Vinicola Coletti, di Aldo ed Elena Coletti, situata a Colle Umberto (TV), è una azienda famigliare consolidata e radicata nel territorio da quattro generazioni. I loro vigneti, la cui varietà principale è la Glera, antico nome utilizzato per identificare l’uva Prosecco, sono ubicati nella zona collinare di Colle Umberto e a San Fior in provincia di Treviso, nella regione del Prosecco. Attualmente l’Azienda Coletti è impegnata nel ripristino di alcune vecchie varietà autoctone, come la Recantina (vitigno a bacca rossa) e il Grapariol (vitigno a bacca bianca). Il lavoro dell’Azienda si basa innanzitutto nel rispetto di territorio ed ambiente e si concretizza nel vigneto con l’abbandono, da svariati anni, dell’utilizzo di fertilizzanti chimici e in cantina vinificando con lieviti autoctoni e senza aggiunta di additivi chimici.
Antonella Pianca