L’evento è incentrato su una selezione di trentacinque dipinti di Licio Passon realizzati dal 1997 al 2010 che percorrono le tre aree di lavoro indagate: natura morta, ritratto e paesaggio. In particolare le vedute veneziane e i paesaggi veneti e friulani sono il motore del progetto espositivo, luoghi vicini all’artista e a coloro che sceglieranno di vivere la mostra.
Scrive il critico d’arte prof.ssa Giovanna Calvo di Ronco: “Le opere di Passon, nel fasto ineguagliabile del colore, esprimono un talento straordinario, capace di competere con i grandi maestri del passato, riuscendo tuttavia a conferire alle sue composizioni quell’aura di insopprimibile contemporaneità che le rende attuali e uniche. La predilezione dell’artista per tutto ciò che rimanda al Bello, all’armonia, alla meticolosità esecutiva, risulta una scelta in controtendenza, volta ad escludere l’imperante, facile sciatteria in nome della rappresentazione di una realtà più convincente di quella vera e non meno avvincente dell’originaria.”
Parallelamente alla mostra, Parentesi Studia ospita un intervento letterario-musicale che consente agli spettatori di accostarsi al mondo di Passon attraverso le parole di Gibran, Tagore, Geraldy, Prévert e Lamarque. Sarà lo stesso critico d’arte a delineare, attraverso la lettura di alcune liriche, dei percorsi possibili tra Rosso, Vero e Oro.