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Pensare e creare. Creare.
Pensare e creare. Creare per far pensare, È una sfida, un obiettivo perseguibile in maniera sorprendentemente parallela tra un'agenzia di comunicazione e pubblicità ed un artista contemporaneo. Questa è la comune scintilla che unisce in un breve viaggio Spring Idee che crescono ® e Luciano Bellet!
La prima vuole porsi come un soggetto originale, spinto dalle nuove modalità comunicative, peculiari del tempo attuale, alla ricerca di una coscienza della fruizione in contrapposizione al passivo assorbimento di messaggi spesso stereotipati e ripetitivi. Il secondo, teso da sempre all’indagine dei condizionamenti di massa e al Loro superamento, cerca nelle sue opere La via di salvezza, il miglioramento tramite la consapevolezza della propria condizione- Entrambi nel loro percorso, l’uno professionale e L'altro artistico, si affidano alla tecnologia e alle più avanzate sperimentazioni per cercare di superare l’omologazione, la standardizzazione e l'appiattimento che, nostro maLgrado. stanno determinando la nostra era.
Il messaggio che quest'iniziativa. peraltro senza velleità rivoluzionarie, vuoLe lanciare è proprio una chiamata aL pensiero in quanto attività cosciente e volontaria: un invito allatto determinato dalla personale scelta di analisi critica, di movimento cerebrale. Gli spunti di Spring Idee che crescono ® che già da qualche tempo portano in rete creano un feedback di esperienze interessanti da analizzare e insieme al concetto di separazione teorizzato da Luciano Bellet saranno il fil rouge che crediamo faranno di certo PENSARE.
Artista e vignaiolo.
di Antonella Pianca
Avvicinare un pittore, un disegnatore o un ricercatore ad un vignaiolo non è semplice ma allo stesso tempo non impossibile. Sono due espressioni artistiche di massima creatività, dove un pen¬siero accomuna entrambe,
Creare un vino partendo dal terreno, dalla vigna è paragonabile all’istante in cui l'artista si trova davanti ad una tela, “Fare1' un vino è mettersi nelLe mani della terra, affidarsi alla natura ed agli eventi aggiungendo e dosando abilità, sensibilità, ricerca; ecco allora che l'espressione di tutto ciò si traduce in quello che poi degustiamo. Artista e vignaiolo sono impegnati nello stesso pen¬siero di creazione. Inizia in questo modo un percorso ambizioso ed un po' temerario ma molto stimolante,
Le opere dell’artista Luciano Bellet incontrano i vini di Sara Meneguz. "In itinere, virtus". Sia meta il viaggio, onere il viatico (motto che Sara ha coniato per La sua azienda).
Vignaiolo e artista
Molto è stato scritto sulle relazioni e i legami tra il vino e l’arte, il vino è stato rappresentato da pittori di varie epoche e correnti e cantato dai poeti; vorremmo adesso evidenziarne la sua capacità evocativa, il suo saper riportare alla nostra memoria ricordi, emozioni, sfumature dell' animo, ma anche presagi di un divenire. Allo stesso modo di come un artista interpreta colori, forme, immagini, suoni e messaggi del suo vissuto. II territorio del Montello accomuna i due interpreti, lo studio di Paolo Loschi e a Giavera del Montello. l’Azienda di Ida Agnoletti è a Selva del Montello; questa vicinanza ‘'fisica" dei posti dove entrambi lavorano è un continuum con il loro contesto, un'espressione del luogo dove mettere le radici e dove, dopo un viaggio, poter ritornare.
I Vini di Ida Agnoletti sono rispettosi di un terroir e lo sanno interpretare in modo schietto ed autentico ma mai banale, la sua Azienda si trova in terreni tradizionalmente vocati alla produzione di Uve Cabernet, Merlot Prosecco e Recantina, vitigno autoctono del Trevigiano, praticamente scomparso all’inizio del Novecento, ed oggi ripropostola segue personalmente i lavori in vigna ed in cantina; parlando di lei. la si potrebbe paragonare ad una "Signora del Vino" ma non piace ad entrambe usare luoghi comuni preconfezionati, perché troppo limitanti.
In modo sintetico posso dire di aver proposto l’Azienda di Ida per i metodi di lavorazione che sono preceduti da una condotta rispettosa nel vigneto, che si traduce in vini con ottime potenzialità e buona bevibilità ma anche, e non è secondario. per la sua veridicità, il suo ‘saper essere** senza Inutili artifici Come disse luigi Veronelli: "Il Vino è un valore reale che ci da l'irreale".
Antonella Pianca